La sera della prima è applicabile uno sconto di € 5 in tutti i settori riservato ai soci Coop UnicoopFirenze, ai correntisti Banca di Cambiano e ai dipendenti Findomestic.
Lo sconto non si applica agli acquisti on line.
Agevolazioni previste:
Nel Teatro non sono presenti ascensori.
Lo spettatore è tenuto a fornire la Disability card per attestare il proprio diritto.
L’acquisto si può effettuare ESCLUSIVAMENTE rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Verdi tramite email (info@teatroverdionline.it), telefonicamente allo 055.21.23.20 o anche di persona.
Questo evento è acquistabile presso la biglietteria del teatro oppure anche attraverso i link dedicati di Ticketone Carta del Docente e Carte Cultura
Questo evento è compreso nell’abbonamento a 12 spettacoli e può essere incluso nell’abbonamento a 7 spettacoli.
Rispettando al massimo l’intreccio comico della “commedia all’italiana” e trasformando in ritmi teatrali le scansioni filmiche del tempo, lo spettacolo si propone come l’occasione di un ritorno al grande divertimento in una trascinante girandola comica. Alberto Nardi, un industriale romano con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato (probabilmente per interesse) con una donna d’affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative. La moglie, tuttavia, consapevole dell’assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo “cretinetti” anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, tramite il commendator Lambertoni, suo intermediario, rovinandolo ulteriormente. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. I suoi tentativi innescheranno assurde situazioni che hanno fatto de Il vedovo un magnifico capolavoro comico della “commedia all’italiana”.
Il film è del 1959, interpretato dai due mostri sacri Alberto Sordi e Franca Valeri e diretto dal regista e sceneggiatore Dino Risi, considerato uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana insieme a Mario Monicelli ed Ettore Scola. Nell’adattamento firmato da Gianni Clementi ed Ennio Coltorti l’azione è spostata a Roma: Massimo Ghini interpreta il ruolo del grande Sordi proponendo il “suo” Alberto Nardi e Galatea Ranzi, quello che fu di Franca Valeri: un’Elvira, non più Almiraghi ma Ceccarelli, che, benché romana, con cinico pragmatismo culla il sogno di trasferirsi senza il marito a Milano adottandone il dialetto per emanciparsi anche lessicalmente dai luoghi comuni caratterizzanti Roma e la sua gente e inserirsi così nel grande movimento economico che porterà alla futura “Milano da bere“. Già negli anni ’50. Risi individuava quelli che sarebbero diventati i protagonisti di un altro suo capolavoro: “I mostri”. Oggi i personaggi del “Il vedovo” non possono non ricordare il vertiginoso aumento della attuale “mostruosità” sociale.