Indirizzo: Via Ghibellina, 99 – 50122 Firenze
Tel: 055 21.23.20              Mail: info@teatroverdionline.it |
UNA NOTTE A TEHERAN

UNA NOTTE A TEHERAN

CECILIA SALA
Luogo
Firenze - Teatro Verdi
Durata
1 ora senza intervallo

Info
scritto e interpretato da
Cecilia Sala
musiche
Clap Clap!
regia
Bruno Fornasari
produzione
Be Water Live
organizzazione
Antico Teatro Pagliano

Date e orari
lunedì 16 Febbraio20:45

Disponibilità e biglietti
I settore
€ 41,40
II settore
€ 35,60
III settore
€ 33,30
I prezzi indicati si riferiscono ai biglietti acquistati presso la biglietteria del Teatro Verdi; se acquistati on line o nei punti vendita esterni verranno aggiunte le relative commissioni di vendita.
Per verificare la disponibilità dei posti si consiglia di cliccare qua sotto su "Acquista online": la pianta su TicketOne è sempre aggiornata in tempo reale.

Per questo evento non sono previste riduzioni.

Agevolazioni previste:

  • a 4 spettatori disabili in carrozzina verrà praticato uno sconto del 35% circa sul prezzo del biglietto intero nelle file CC/DD dove si sistemeranno le carrozzine e verrà riconosciuta la gratuità per l’accompagnatore;
  • a 4 spettatori disabili deambulanti con attestate disabilità oltre il 66% e diritto all’accompagnatore verrà praticato uno sconto del 35% circa sul prezzo del biglietto intero nelle file tra la T e la FF o eventualmente nei palchi di primo ordine, se raggiungibili dal disabile, e verrà riconosciuta la gratuità per l’accompagnatore. Se lo spettatore scegliesse un posto diverso dalle file sopra indicate manterrà il diritto al biglietto gratuito per l’accompagnatore, ma perderà il diritto allo sconto;
  • a 4 spettatori disabili deambulanti con attestata disabilità oltre il 66% senza accompagnatore verrà riconosciuto uno sconto del 35% circa sul prezzo del biglietto intero del posto nelle file tra la T e la FF o eventualmente nei palchi di primo ordine, se raggiungibili dal disabile.

Nel Teatro non sono presenti ascensori.

Lo spettatore è tenuto a fornire la Disability card per attestare il proprio diritto.

L’acquisto si può effettuare ESCLUSIVAMENTE rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Verdi tramite email (info@teatroverdionline.it), telefonicamente allo 055.21.23.20 o anche di persona.

Questo evento è acquistabile presso la biglietteria del teatro oppure anche attraverso i link dedicati di Ticketone  Carta del Docente  e Carte Cultura

 

Questo evento è compreso nell’abbonamento a 12 spettacoli e può essere incluso nell’abbonamento a 7 spettacoli.

Nel foyer del teatro il Cafè du Theatre apre dalle 19,45 per caffè, spuntini, snack, taglieri e aperitivi.

Leggi come prenotare l’Apericena

 

 

 

UNA NOTTE A TEHERAN Alle feste, nelle  piazze, nelle celle

Dopo il successo della prima nazionale, andata in scena il 12 luglio al Teatro Trianon Viviani di Napoli, Cecilia Sala porta in tournée il suo primo progetto teatrale live di cui è autrice e protagonista, portando sul palco l’essenza del suo podcast quotidiano Stories, prodotto da Chora Media. Lo spettacolo è un racconto immersivo e contemporaneo che intreccia giornalismo narrativo e linguaggio teatrale.

Il suo racconto giornalistico prende corpo, voce e spazio scenico, diventando un’esperienza capace di unire emozione e informazione. Tra reportage e racconto intimo, attraversa la notte iraniana come un viaggio nella resistenza e nel desiderio, alternando sussurri e deflagrazioni.   Cecilia Sala porta  le testimonianze di una generazione di arrabbiati, che a lei si racconta con queste parole: “siamo come le sottoculture di una volta, come i gay negli anni Cinquanta in America, che avevano la loro lingua, il loro slang, i loro punti di ritrovo e i loro segni di riconoscimento – soltanto che in Iran il prezzo da pagare per muoversi fuori dalle regole è più alto.
Ma ne vale la pena. La vita qui è già troppo dolorosa per arrenderti anche alla depressione calata dall’alto. Meglio prendersi il rischio di organizzare un concerto.”
Nel corso dello spettacolo, Sala intreccia queste voci al proprio vissuto, toccando anche l’esperienza del carcere di Evin: “Evin è un posto che conosco già, attraverso le parole degli altri. Perché ho intervistato chi c’è passato prima di me. Perché ho studiato casi simili al mio. Avevo una fortuna: non c’erano sorprese. E una sfortuna: i precedenti che conoscevo non sono belle storie.


Organizzatore

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