Per questo evento non sono previste riduzioni.
VINCE LA MUSICA
Quartetto dell’ORT
violini Giacomo Bianchi, Franziska Schötensack | viola Stefano Zanobini | violoncello Augusto Gasbarri
Programma:
Dmitrij Šostakovič / Quartetto per archi n.8 in do minore, op.110
Wolfgang Amadeus Mozart / Quartetto n.21 in re maggiore K.575
Il Quartetto n.8 di Šostakovič è suggellato da una significativa dedica: “Alle vittime del fascismo e della guerra”. Il compositore trovò il modo di esprimere tramite questa composizione il suo stato emotivo profondamente turbato dalla vista della devastazione della città di Dresda, rasa al suolo dai bombardamenti inglesi e americani appoggiati dall’Unione Sovietica. Nonostante la profonda drammaticità della composizione ricordiamo come Šostakovič era solito esortare l’ascoltatore della sua musica non solo a cogliere la cruda verità del suo significato, ma anche a proclamare quanto meravigliosa sia la vita.
Il Quartetto K.575 di Mozart è uno dei tre quartetti “Prussiani” commissionatigli appunto da re Federico Guglielmo II di Prussia. Il fatto che quest’ultimo fosse violoncellista giustifica l’elaborata parte del violoncello che spicca in dialogo con quella del primo violino. La tonalità in re maggiore (secondo il trattato di Schubert “Estetica dell’arte musicale”) era associata alla gaiezza, alla brillantezza, ma anche alla volontà di nascondere certi sentimenti giungendo in una dimensione più intima, raccolta, a tratti di una velata malinconia. L’utilizzo di questa tonalità forse riflette il momento in cui Mozart scrisse questi tre quartetti: nel giugno del 1789 dovette cederli per una somma irrisoria a un editore di Vienna perché costretto dalla necessità e tormentato dalla cattiva salute.