Gli studenti di ogni ordine e grado (italiani e stranieri) pagano un prezzo speciale di 5,00 € tutto compreso (acquistabile solo presso la biglietteria, NO on line)
Le riduzioni normali si applicano a:
Over 65 anni
> Abbonati alla Stagione Teatrale del Teatro Verdi
> ACI – ViaVai
> A.Gi.Mus Firenze
> ARCI Firenze
> Associazione Culturale “Il Trillo”
> FAI – Fondo Ambiente Italiano
> Fondazione Palazzo Strozzi (dietro presentazione del biglietto della mostra in corso)
> Italian Design Istitute
> Opera Santa Croce (dietro presentazione del biglietto della visita effettuata)
> Touring Club Italiano
> UniCoop – Firenze
> Università dell’Età Libera
> Welfare Interclub
Agevolazioni previste:
Nel Teatro non sono presenti ascensori.
Lo spettatore è tenuto a fornire la Disability card per attestare il proprio diritto.
L’acquisto si può effettuare ESCLUSIVAMENTE rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Verdi tramite email (info@teatroverdionline.it), telefonicamente allo 055.21.23.20 o anche di persona.
Questo concerto può essere inserito in una delle formule di abbonamento previste (da € 48,00 a € 255,00):
– COMPLETO (15 concerti)
– OTTETTO (8 concerti)
– FAI DA TE (da 5 a 12 concerti)
– FAI DA TE APERTO (da 3 a 6 concerti)
Per maggiori informazioni clicca qui
Questo evento è acquistabile presso la biglietteria del teatro oppure anche attraverso i link dedicati di Ticketone Carta del Docente e Carte Cultura
Orchestra della Toscana
James Conlon direttore
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Programma:
/ Orfeo e Euridice: selezione di brani dal II atto
/ Sinfonia n.40 K.550
/ Sinfonia n.103 “Rullo di timpani”
Ci porta nella Vienna del secondo Settecento il programma di James Conlon, direttore onorario dell’Orchestra della Toscana. Il Maestro statunitense (di origini lucane) propone la più celebre tra le sinfonie di Mozart, penultima del suo catalogo, e un capolavoro di chi il genere della sinfonia ha modellato, Franz Joseph Haydn. La K.550 di Mozart è parte di una trilogia sinfonica concepita quasi di getto nell’estate del 1788, all’età di trentadue anni: in vita non poté mai udirne nessuna delle tre, perché nel tempo che gli restava (morì nel 1791), non trovò occasione per farle eseguire. Del trittico, questa è la più patetica, agitata, turbolenta: del resto è in sol minore, tonalità che in Mozart esprime scompiglio emotivo. E difatti l’Ottocento la intese come partitura pre-romantica. Tutt’altro il clima in Haydn. “Rullo di timpani” è chiamata questa sua sinfonia (penultima, pure, tra le sue centoquattro), perché comincia proprio con tale effetto sonoro.
In apertura Orfeo ed Euridice, l’opera di Christoph Willibald Gluck che nel 1762 puntò a riformare il melodramma italiano ripartendo da un mito fondativo del teatro musicale, quello del leggendario cantore che, grazie alla sua arte, riesce a farsi restituire l’amata sposa dal dio dei morti.