Gli studenti di ogni ordine e grado (italiani e stranieri) pagano un prezzo speciale di 5,00 € tutto compreso (acquistabile solo presso la biglietteria, NO on line)
Le riduzioni normali si applicano a:
Over 65 anni
> Abbonati alla Stagione Teatrale del Teatro Verdi
> ACI – ViaVai
> A.Gi.Mus Firenze
> ARCI Firenze
> Associazione Culturale “Il Trillo”
> FAI – Fondo Ambiente Italiano
> Fondazione Palazzo Strozzi (dietro presentazione del biglietto della mostra in corso)
> Italian Design Istitute
> Opera Santa Croce (dietro presentazione del biglietto della visita effettuata)
> Touring Club Italiano
> UniCoop – Firenze
> Università dell’Età Libera
> Welfare Interclub
Agevolazioni previste:
Nel Teatro non sono presenti ascensori.
Lo spettatore è tenuto a fornire la Disability card per attestare il proprio diritto.
L’acquisto si può effettuare ESCLUSIVAMENTE rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Verdi tramite email (info@teatroverdionline.it), telefonicamente allo 055.21.23.20 o anche di persona.
Questo concerto può essere inserito in una delle formule di abbonamento previste (da € 48,00 a € 255,00):
– COMPLETO (15 concerti)
– OTTETTO (8 concerti)
– FAI DA TE (da 5 a 12 concerti)
– FAI DA TE APERTO (da 3 a 6 concerti)
Per maggiori informazioni clicca qui
Questo evento è acquistabile presso la biglietteria del teatro oppure anche attraverso i link dedicati di Ticketone Carta del Docente e Carte Cultura
Concerto di Inaugurazione | Stagione 2024/25
Orchestra della Toscana
Diego Ceretta direttore
Frank Peter Zimmermann violino
***
Programma:
/ Egmont ouverture, op. 84
/ Concerto per violino e orchestra
/ Sinfonia n.3 op.56 “Scozzese”
Il concerto inaugurale dell’Orchestra della Toscana è il primo dei cinque appuntamenti di stagione con Diego Ceretta, nostro direttore principale: un talento oggi ventisettenne che negli ultimi mesi ha arricchito la sua esperienza professionale, già significativa, con debutti notevoli e successi eclatanti. Il programma che Ceretta propone è incentrato su due capisaldi del repertorio sinfonico ottocentesco, pagine che intendono raffigurare in suoni soggetti letterari e scene di natura. Si tratta dell’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven, ispirata dal dramma omonimo di Goethe, e la Sinfonia Scozzese di Felix Mendelssohn, che mette sul pentagramma le impressioni suscitate nel compositore dal brumoso paesaggio della Scozia. Partitura a suo modo sperimentale con i quattro movimenti standard saldati in un unico arco poetico, anziché separati. In programma anche il Concerto per violino e orchestra di Robert Schumann, tra le pagine più enigmatiche, meno comprese della storia della musica. Scritto nel 1853, pochi mesi prima che il compositore finisse in manicomio (dove tre anni dopo morì). Non piacque all’amico, grande virtuoso dell’archetto Joseph Joachim a cui era stato dedicato, e dispiaceva pure alla moglie di Schumann, Clara, pianista insigne. Entrambi lo giudicavano un’opera discontinua che alternava momenti molto espressivi ad altri rigidi e arzigogolati. Perciò restò inedito e ineseguito fino al 1937, ottantaquattro anni dopo la stesura. Tuttora resta ai margini del grande repertorio. A suonarlo è Frank Peter Zimmermann, uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, che imbraccerà il suo Stradivari “Lady Inchiquin” datato 1711.