Gli studenti di ogni ordine e grado (italiani e stranieri) pagano un prezzo speciale di 5,00 € tutto compreso (acquistabile solo presso la biglietteria, NO on line)
Le riduzioni normali si applicano a:
Over 65 anni
> Abbonati alla Stagione Teatrale del Teatro Verdi
> ACI – ViaVai
> A.Gi.Mus Firenze
> ARCI Firenze
> Associazione Culturale “Il Trillo”
> FAI – Fondo Ambiente Italiano
> Fondazione Palazzo Strozzi (dietro presentazione del biglietto della mostra in corso)
> Italian Design Istitute
> Opera Santa Croce (dietro presentazione del biglietto della visita effettuata)
> Touring Club Italiano
> UniCoop – Firenze
> Università dell’Età Libera
> Welfare Interclub
Agevolazioni previste:
Per motivi di sicurezza e per agevolare il deflusso tali posti sono posizionati nelle vicinanze di una delle uscite sul fondo della platea.
L’acquisto si può effettuare ESCLUSIVAMENTE rivolgendosi alla biglietteria del Teatro Verdi tramite email (info@teatroverdionline.it), telefonicamente allo 055.21.23.20 o anche di persona. È indispensabile fornire la Disability card.
Questo concerto può essere inserito in una delle formule di abbonamento previste (da € 48,00 a € 255,00):
– COMPLETO (15 concerti)
– OTTETTO (8 concerti)
– FAI DA TE (da 5 a 12 concerti)
– FAI DA TE APERTO (da 3 a 6 concerti)
Per maggiori informazioni clicca qui
Questo evento è acquistabile presso la biglietteria del teatro oppure anche attraverso i link dedicati di Ticketone Carta del Docente e Carte Cultura
Orchestra della Toscana
Diego Ceretta direttore
Enrico Bronzi violoncello
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Programma:
/ Salvador, Impressioni Surrealiste (2018)
Robert Schumann / Concerto per violoncello e orchestra op.129
Johannes Brahms / Sinfonia n.1 op.68
Schumann, il mentore, e Brahms, il predestinato. Robert Schumann, nella Germania della prima metà dell’Ottocento, raccoglie il lascito pesante di Beethoven, montagna che prova caparbiamente a scalare. Ma invano, dal suo punto di vista. Perciò consegna questo compito a un giovane compositore, un talento come ne nascono di rado. È Johannes Brahms, investito di un compito storico, da cui però si sente schiacciato. E l’anelata sinfonia, a cui Schumann lo indirizza già nel 1853 (poco tempo prima di finire in manicomio, dove termina i suoi giorni), arriva a compimento soltanto ventitré anni dopo, nel 1876. È la prima di quattro sinfonie, la più tormentata e tortuosa, che nel finale evoca l’Inno alla gioia dalla Nona di Beethoven. E appunto la Sinfonia n.1 di Brahms – che qualcuno, all’epoca, soprannominò “la Decima di Beethoven” – si ascolta con l’Orchestra della Toscana diretta dal direttore principale Diego Ceretta. Precede il Concerto per violoncello e orchestra di Schumann, che lo stesso compositore lo descriveva come “un pezzo sereno”, per l’occasione interpretato da Enrico Bronzi, musicista dai tanti interessi: componente del Trio di Parma, insegnante al Mozarteum di Salisburgo, direttore artistico di festival e stagioni concertistiche. Il programma comprende anche una pagina del 2018, Impressioni surrealiste di Fabio Massimo Capogrosso, compositore umbro oggi quarantenne conosciuto dal grande pubblico per colonne sonore per gli ultimi film di Marco Bellocchio, Effetto notte e Rapito.